Domenica pomeriggio, nella suggestiva cornice della Masseria Torredinebbia, si è svolta una presentazione importante per il panorama culturale e sociale. Giannicola Sinisi, autore, ex magistrato ed ex senatore, ha incontrato il pubblico per presentare "Una vita senza sbarre", il libro ispirato all’esperienza del progetto Senza Sbarre ideato da don Riccardo Agresti e concretamente realizzato nella Masseria San Vittore di Andria, struttura che offre percorsi di accoglienza e reinserimento a persone sottoposte a misure alternative alla detenzione.
Sinisi ha condotto i presenti in un percorso fatto di storie, responsabilità e seconde possibilità, sottolineando quanto la giustizia, per essere efficace, debba aprirsi all’inclusione e alla costruzione di un futuro possibile per chi ha sbagliato. Una vita senza sbarre mette in luce non solo ciò che avviene all’interno del sistema carcerario, ma soprattutto ciò che può prendere forma fuori dalle mura, quando si sceglie di credere nella dignità delle persone e nella forza dei percorsi comunitari.
Di particolare interesse anche gli interventi di don Riccardo Agresti, che ha ripercorso la nascita del progetto e la visione che lo guida, insieme alle testimonianze di alcuni ospiti della Masseria San Vittore. Le loro parole hanno raccontato la quotidianità del reinserimento, le difficoltà, i passi avanti e la possibilità concreta di ricostruirsi una vita attraverso un sostegno costante e un ambiente capace di accogliere.
L’incontro, molto partecipato, si è trasformato progressivamente in un dialogo aperto fra autore, comunità e istituzioni, affrontando temi oggi centrali come il sovraffollamento carcerario, l’importanza delle misure alternative e il ruolo fondamentale dei territori nel rendere possibile un vero cambiamento.
La giornata alla Masseria Torredinebbia, arricchita da un pranzo con le bontà del territorio, si è conclusa con la consapevolezza condivisa che una società più inclusiva nasce da esperienze e progetti capaci di trasformare le vite. Una vita senza sbarre, con la sua riflessione ampia e concreta, rimarca come una giustizia che incontra l’umanità possa davvero aprire nuove strade.