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Nuova edizione del volume “Fervore Redentorista”, la ristampa sarà presentata in Chiesa Matrice
Appuntamento venerdì 24 ottobre, ore 19,00, al termine della celebrazione eucaristica, nella Chiesa Matrice di Corato in via Duomo



Storia, fede, musica e beneficenza. Tutto racchiuso nell’evento promosso dall’associazione Archeoclub d’Italia Aps Padre Emilio D’Angelo sede di Corato che presenta l’edizione aggiornata del volume di Marina Labartino “Fervore Redentorista – Storia di una presenza Missionaria a Corato dal 1700 ad oggi”, venerdì 24 ottobre, ore 19,00, al termine della celebrazione eucaristica, nella Chiesa Matrice di Corato in via Duomo.

Seguirà un pregevole concerto di musiche settecentesche con la voce avvincente del tenore M° Vito Cannillo e le note suggestive del M° Teresa Tatoli al pianoforte che interpreteranno brani tratti dal Canzoniere di Sant’Alfonso Maria de Liguori. Entrambi artisti coratini, sono autori di una certosina e affascinante ricerca di arie composte dal celeberrimo fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore.

Rispetto al precedente, il nuovo testo è maggiorato di circa 50 pagine, arricchito di numerose informazioni e foto inedite che l’autrice è riuscita a raccogliere nell’ultimo periodo, come: il crocefisso donato da San Gerardo alle monache del Divino Amore, il lungo e travagliato iter burocratico per l’erezione del moderno, grande tempio di Via Castel del Monte, il rapporto tra i missionari redentoristi e don Peppino Falco, l’esatta datazione della statua di San Gerardo custodita nella Chiesa di Maria SS.ma Incoronata, le attività della comunità scout Agesci Corato e tanto altro.

L’attuale ristampa si è resa necessaria per le numerose richieste pervenute da chi non è riuscito ad acquistare l’edizione precedente, poiché le copie andarono esaurite nell’immediato. Il ricavato è stato devoluto alle Missioni Redentoriste del Madagascar e destinato alla costruzione di una scuola. Anche questa volta le somme raccolte dalle vendite andranno in beneficenza al medesimo istituto.

Al proposito, quali missionari per il bene comune vissuto come valore senza frontiere e “pellegrini di speranza” da sempre, padre Filippo Strippoli rifletterà sull’importanza delle missioni Redentoriste nel mondo e aggiornerà i presenti sullo stato di avanzamento dei lavori dell’edificio scolastico in Madagascar.

Traendo ispirazione dall’esortazione apostolica “Dilexi Te – ti ho amato” di Papa Leone XIV, ovvero l’amore di Cristo che si fa carne nell’amore dei poveri – e nelle varie povertà è compresa anche l’emergenza educativa – si vuol sottolineare il solido ponte che si è creato tra Corato e il Madagascar per promuovere il diritto all’istruzione dei più piccini.

In tale circostanza i fedeli potranno riscoprire il senso di comunità, la forza della fratellanza e della solidarietà attraverso i saluti di don Vito Martinelli, pro rettore della Chiesa Matrice e giornalista professionista, don Antonio Maldera, vicario della zona Pastorale San Cataldo, Padre Silvestro Lafasciano, superiore della Comunità Redentorista di Corato, Michela Di Trani - Ordine Giornalisti Puglia – presidente Unione Cattolica Stampa Italiana di Puglia.

La maniera più consona per celebrare a Corato, insieme a tutti i cittadini ed ai membri dell’Associazione Gerardina locale, l’Anno Giubilare indetto da Papa Francesco e il Giubileo Gerardino istituito da Padre Rogério Gomes, Superiore Generale dei Redentoristi, in occasione del trecentesimo anniversario della nascita di San Gerardo Maiella, patrono della Basilicata e anche di Corato, alla pari con San Cataldo, come attestato dal breve pontificio del 1949 a firma di Papa Pio XII, rinvenuto nell’archivio di Pagani.

«Avvalendosi del patrocinio morale del Comune di Corato - spiega Michele Iacovelli, consigliere nazionale Archeoclub d’Italia APS e presidente della sezione locale - la nuova edizione di Fervore Redentorista vuole restituire ai lettori non tanto figure idealizzate, quanto persone laiche e religiose che hanno vissuto una fede autentica dalle quali, oggi, chiunque dovrebbe prendere esempio. Sfogliare le sue pagine significa scoprire la profondità di un racconto intenso e coinvolgente che inserisce Corato in un panorama nazionale ed estero e che, anche a distanza di secoli, continua a parlare di altruismo e tenacia».

“Dare alle stampe una ricerca storica – conclude Marina Labartino – è per me un privilegio, un atto di devozione che si interseca con l’aspetto culturale. Sono grata a coloro che lo hanno reso possibile con le loro erogazioni liberali, come le aziende coratine CMAlifts, Caseificio Maldera, RD Logistica srl, Tra. Val. srl, Torrevento e Turbo Armec, come sarò grata a chi, acquistando le copie, promuoverà l’istruzione in uno dei paesi più poveri del mondo e fornirà a quei bambini l’opportunità di migliorare le proprie condizioni di vita. Non si esclude - aggiunge l’autrice - di replicare l’evento in altri luoghi dove il carisma redentorista ha lasciato segni significativi e buoni frutti».

 

 

 



Redazione



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