sabato 18 ottobre 2025


Ultimissime:


Cronaca
lunedė, 6  ottobre 2025



11:53:00
"Le Iene" sulla strage ferroviaria del 12 Luglio 2016
Il giornalista Daniele Bonistalli: "Una tragedia che si poteva evitare"



«Questa tragedia si poteva evitare? Sì». Non poteva che aprirsi in maniera più eloquente il servizio de "Le Iene", dedicato alla strage ferroviaria avvenuta il 12 luglio 2016 sulla tratta Corato-Andria, quando due convogli di Ferrotramviaria si scontrarono frontalmente sul binario unico provocando 23 morti e 51 feriti.
 
A nove anni di distanza, dopo la sentenza della Corte d’Appello di Bari che ha confermato la colpa solo in capo all’ex capotreno Nicola Lorizzo e all’ex capostazione Vito Piccarreta, il programma di Italia Uno è tornato sul caso con un’inchiesta firmata dall’inviato Daniele Bonistalli. Il giornalista ha provato a ottenere risposte dai vertici assolti della società, ma l’ex direttore generale Massimo Nitti, l’ex responsabile della sicurezza Michele Ronchi e il presidente-amministratore delegato Giuseppe Pavoncelli hanno preferito tacere. Le uniche parole concesse: il richiamo alla “legittimità” del sistema di blocco telefonico che regolava la circolazione dei treni.
 
Una giustificazione che non convince i familiari delle vittime. L’avvocato Renato Bucci ha sottolineato come Ferrotramviaria disponesse già dei fondi necessari per installare apparati tecnologici capaci di ridurre al minimo il rischio di errore umano: circa seicentomila euro, a suo dire, erano già disponibili nei bilanci aziendali.
 
Da brividi le dichiarazioni di uno dei due capistazione, Vito Piccarreta, che afferma «Le vittime quel giorno sono state 25 e non 23. Camminiamo sempre con il dolore. Per quattro anni non sono uscito. Come faccio io la notte a non ricordare? Ogni giorno prego per loro e rivivo quei momenti».
 
E proprio sul concetto di “errore umano” si concentra la contestazione delle famiglie. «Ridurre tutto alla responsabilità di due dipendenti significa non guardare in faccia la realtà – dicono –. Nessuna vita dovrebbe dipendere soltanto da una telefonata o dall’attenzione di una persona».
 
Il servizio televisivo riaccende i riflettori nazionali su un episodio che dal 2016 ha cambiato per sempre la vita a centinaia di persone.

Il servizio completo QUI
 

 


Stefano Procacci



12luglio 12luglio2016







Bentornato a casa, Corato! La "prima" al Comunale è da sogno: 5-0 all'Andria

Un bel Corato si arrende nel finale a Catanzaro: 74-85 al PalaLosito