sabato 14 giugno 2025


Ultimissime:


Attualita
mercoledė, 28  maggio 2025



09:30:00
La penna del cantautore coratino Kaput, per Michele Bravi: fuori il brano “Popolare”
Dopo il successo della sua "Provinciale", Kaput torna a scrivere per grandi artisti della musica italiana



Un brano che nasce da un viaggio del Bravi e diventa un inno alle radici: Popolare” è il nuovo singolo di Kaput con Michele Bravi e Mida, ed è esattamente quello che promette: un pezzo che unisce, che coinvolge, che fa casino. Ce lo racconta Kaput, senza filtri. 

 

C’è un nome che nel mondo della musica si fa sentire sempre di più, e arriva da Corato. È Kaput, cantautore in piena ascesa, con alle spalle il suo primo successo (Provinciale) e un lavoro da autore per artisti come Paola Iezzi, Francesca Michielin, Alessandra Amoroso, e lo stesso Michele Bravi. Oggi è il suo momento: Popolare – il brano scritto e cantato con Bravi e con il featuring di Mida – sta girando forte, portandosi dietro tutto: spirito di piazza, cori da festa, e un’energia che arriva immediatamente al primo ascolto. 

 

Kaput, partiamo da “Popolare”. Com’è nata? 

«Così, per caso. Con Michele è stata proprio una gioia vera. Una festa. Lui era tornato da New Orleans e ci ha raccontato quell’atmosfera magica che aveva vissuto lì. Ci ha detto: “Guardate che lì la musica è ovunque, è per strada, è dentro le persone”. Da lì è partito tutto». 

 

Era qualcosa che avevi già in testa? 

«Sapevo come funzionasse quel genere, ma non avevo mai scritto niente di così folkloristico, così legato alle sagre, alla musica popolare vera. Quella che incontri per strada, che mischia spiritualità, chiasso, gioia. E niente, dopo tante sperimentazioni, tra mille idee, è uscito un pezzo che ci piace davvero». 


Quindi “Popolare” è un inno alla libertà? 

«Esattamente. Questa canzone è nata con lo scopo preciso di divertire e far sentire liberi chi la ascolta. E noi a produrla ci siamo altrettanto divertiti. Il testo nelle strofe è più narrativo, mentre il ritornello doveva essere super coinvolgente. Come quelle canzoni da sagra che ti fanno ballare anche se non le conosci». 

 


E poi è arrivato Mida. 

 «Sì, Michele ha proposto la cosa a Mida e lui ha portato una botta d’aria fresca. Ha una voce super pop, super viva. Ha aggiunto una luce in più al brano». 

 


Chi c’era con te nella scrittura? 

 «L’ho scritta con Etta (aka Emanuele Cotto) e Raffaele Matteucci, che ha curato tutta la parte armonica. Gli accordi sono una “bomba”. Hanno qualcosa di liberatorio, appassionato, un po’ folle».  

 


E adesso? Cosa arriva dopo “Popolare”? 

 «Venerdì esce il singolo estivo di Francesca Michielin scritto da me – anche lì è stato un viaggio bello, più indie rock. E poi… esce anche il mio singolo estivo. Farò un sacco di date col 105 Summer Tour e altre correlate che non posso ancora svelare. Sarà un’estate piena e di questo sono felice». 


Cosa ti porti dietro da questa collaborazione con Michele? 

 

 «Michele ha una personalità gioiosa, piena. E in “Popolare” è venuta fuori anche la sua parte più folkloristica, giocosa, che secondo me è bellissima. E la canzone, fidatevi, è una meraviglia». 

 


Kaput ha trovato la sua strada. E la sta percorrendo forte. Da Corato all'Italia intera, anche per mezzo di altre grandi voci, la sua musica ora è Popolare nel senso più vero del termine: libera, corale, fatta per essere vissuta, riconosciuta e riconoscibile.


 


Stefano Procacci



musica kaput







"Peregrinatio" delle reliquie di San Cataldo per le parrocchie di Corato

Rimettiamo in Moto la città, si parla di Referendum: ieri l'evento