Fratello dei calciatori Luigi e Aldo, ha vissuto una carriera da protagonista tra B e C
È scomparso ieri a 76 anni Attilio Maldera, ex calciatore originario di Corato e figura legata a una delle famiglie più note del calcio italiano, fratello di Luigi e Aldo, entrambi passati dal Milan. Difensore duttile e generoso, aveva vissuto una carriera importante tra B e C.
Nato a Corato nel 1949, ben presto lascio la Puglia per la Lombardia. A Milano era cresciuto calcisticamente nel vivaio rossonero, dove disputò cinque stagioni con la squadra “De Martino”, l’antesignana della Primavera. Non arrivò a debuttare in prima squadra, ma da lì partì un percorso solido, che lo portò a vestire le maglie di Cesena, Alessandria e Bari.
Nel biennio 1969-71 disputò 22 presenze con il Cesena in Serie B, poi approdò all’Alessandria, dove vinse il campionato di Serie C nel 1973-74, e infine al Bari, con cui replicò il successo nel 1976-77. In totale, circa settanta presenze tra B e C, numeri che raccontano un professionista serio, abituato a farsi trovare pronto in ogni contesto.
Giocava da terzino, ma all’occorrenza sapeva adattarsi anche al centro della difesa: non era appariscente, ma tatticamente ordinato, con buona lettura delle situazioni e senso della posizione. In un’epoca in cui i ruoli erano rigidi, lui rappresentava un’eccezione: affidabile e flessibile, un elemento di equilibrio.
Terminata la carriera da calciatore, era rimasto nel mondo del calcio, entrando nello staff del settore giovanile del Milan, dove aveva lavorato come tecnico per diversi anni.
A Corato, dove era nato e dove tornava di tanto in tanto, la notizia della sua scomparsa è stata accolta con cordoglio. Màldera (o Maldèra, come è conosciuto al di fuori della nostra città) apparteneva a una generazione di calciatori che non c'è più, lontana dalle luci della ribalta e dagli stipendi faraonici.
Un professionista silenzioso, parte di una famiglia che ha intrecciato la storia del calcio italiano con quella di una città che, anche a distanza, ha continuato a sentirlo come uno dei suoi.
Con la scomparsa del Maldera II ( per distinguerlo dai fratelli Luigi (Maldera I) e Aldo (Maldera III), si chiude una storia sportiva che ha portato il nome di Corato alla ribalta delle cronache sportive nazionali e internazionali.