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13:18:00
Acquedotto Pugliese sulla crisi idrica: "Dal 20 ottobre nuove riduzioni di pressione"
L'allarme della società: "le previsioni restano critiche: se le condizioni non cambieranno, l'acqua basterà solo fino a gennaio 2026"



Stiamo vivendo la più grave crisi climatica dall’inizio del millennio: precipitazioni scarse sulle fonti extraregionali che la dissetano, temperature oltre la media e poca acqua a disposizione per tutti noi.

Le sorgenti offrono oggi il 28% in meno di acqua rispetto alla media decennale, mentre gli invasi registrano un calo del 61%. A incidere ulteriormente sono i prelievi condivisi con Campania e Basilicata per usi agricoli e industriali, oltre a quelli potabili.

C’è sempre meno acqua a disposizione dei cittadini. E l’Autorità di bacino dell’Appennino meridionale ha portato la severità idrica al livello massimo per il servizio potabile in Puglia.

È una crisi lunga e profonda, iniziata nel 2024 e destinata a protrarsi fino al 2026, oltre il consueto ciclo biennale. Le misure adottate — innovazioni sul sistema e riduzioni di pressione attive da ottobre 2024 — finora ne hanno attenuato gli effetti, ma le previsioni restano critiche: se le condizioni non cambieranno, l’acqua basterà solo fino a gennaio 2026.

Dal 20 ottobre 2025 nuove riduzioni di pressione interessano l’intera rete per risparmiare acqua e guadagnare tempo. Ma per affrontare questa sfida serve l’impegno di tutti: contenere i consumi e dotarsi di un’autoclave sono gesti fondamentali per garantire continuità e sicurezza.

Gestire l’acqua, in una regione naturalmente priva di risorse idriche, è un compito complesso. Ognuno ha un ruolo: cittadini, istituzioni, imprese. In questa pagina troverai domande e risposte per capire meglio la situazione e scoprire cosa possiamo fare, insieme, per assicurare acqua oggi e domani.



Redazione



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