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giovedė, 15  maggio 2025



11:51:00
Da Corato a "4 Ristoranti" : Maurizio Marcone racconta la sua esperienza
«Non era importante vincere, ma essere autentici. E così ho fatto»



C’è chi i riflettori li sogna e chi, pur restando con i piedi ben piantati a terra, ci finisce dentro con naturalezza. Maurizio Marcone, coratino doc e proprietario del “Babalu” di Trani, è uno di quelli. Il pubblico nazionale l’ha conosciuto nella puntata di 4 Ristoranti, il celebre programma condotto da Alessandro Borghese, che lo ha visto protagonista nell’episodio dedicato proprio alla città di Trani.
 
Un’esperienza che Maurizio definisce senza mezzi termini “bella, indimenticabile, unica”. E raccontandola lo fa con l’entusiasmo di chi ha vissuto qualcosa che va ben oltre la competizione. «Sapere di essere circondato da telecamere, con milioni di persone che poi ti guarderanno da casa, mette un po’ d’ansia da prestazione – ammette – ma poi tutto passa. Ti ritrovi a fare il tuo lavoro come sempre, solo con un pubblico più ampio».
 
La partecipazione al programma non è stata solo una vetrina televisiva, ma un banco di prova personale. «Essendo il primo a cucinare, ho dovuto vincere l’emozione. Non conoscevo lo staff del programma, né i colleghi ristoratori. Ho rotto il ghiaccio cercando di essere me stesso e ho chiesto anche agli altri di fare lo stesso. Non ho mai preteso di vincere, volevo solo che facessimo una bella figura».
 
Dietro le quinte, una macchina produttiva impressionante: operatori, tecnici, autori e ritmi serrati per quattro giorni di riprese no-stop. «Non c’è nulla di finto. La trasmissione è veritiera al 100% – sottolinea Maurizio – tutto quello che accade, accade davvero. Nessuna pausa, nessun copione. Solo noi, le nostre cucine, le nostre emozioni».
 
Il rapporto con gli altri ristoratori? «Sano, rispettoso, competitivo al punto giusto. Con alcuni è nata una bella stima reciproca». E su Alessandro Borghese, nessun dubbio: «È una persona eccezionale, competente, ironica e sempre sul pezzo. Una guida rassicurante, anche nei momenti di maggiore tensione».
 
La puntata – andata in onda su Sky a febbraio e ieri in chiaro su TV8 – ha avuto un’eco enorme. «Ho ricevuto centinaia di messaggi, chiamate da tutta Italia, clienti arrivati da ogni parte solo per provare la nostra cucina e stringermi la mano. È stato davvero emozionante. Sentire tanto affetto fa bene, soprattutto quando viene da chi non ti conosce ma ha apprezzato ciò che sei».
 
Il momento più delicato, racconta, è quello del verdetto: le cloche, i voti, i chiarimenti. «Ci si guarda negli occhi e ci si mette in discussione. È il gioco, certo, ma anche un’opportunità per crescere».
 
Oggi, tornato alla quotidianità del suo lavoro, Maurizio porta con sé un bagaglio di emozioni e riconoscimenti che difficilmente dimenticherà. «Ho sempre detto che l’importante era fare bene. Non serviva vincere, ma restare fedeli a noi stessi. E credo che questo, alla fine, sia arrivato dritto a chi ci ha guardati da casa».
 
E da Corato, intanto, ci si gode con un pizzico d’orgoglio il successo di uno dei suoi.
 


Stefano Procacci



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