Si è tenuta ieri mattina, giovedì 25 luglio, nella suggestiva cornice della Torre Palomba, la presentazione ufficiale di “Assaprà 2025 – A Condire”, l’attesa edizione di ritorno di un festival che, dopo otto anni di assenza, torna a prendersi cura del rapporto tra cibo, memoria e comunità. L’evento, ideato e promosso da IF In Apulia, con la direzione di Savino di Bartolomeo e Vito Cannillo, è sostenuto dal Comune di Corato e da una fitta rete di partner culturali, agricoli e istituzionali tra cui Slow Food, GAL Le Città di Castel del Monte e Terre di Coratina.
“A Condire”: un gesto quotidiano che diventa atto culturale
Il tema scelto per questa edizione, “A Condire”, va ben oltre la cucina: è un invito a riflettere sul significato profondo del gesto del condire, inteso come atto d’amore, memoria familiare e trasmissione identitaria. Durante la serata di presentazione, Cannillo ha sottolineato come “condire non sia solo una tecnica gastronomica, ma un gesto che custodisce storia, relazioni e cura. Un’azione semplice che, nel tempo, ha costruito comunità”.
Il festival si pone l’obiettivo di rimettere al centro il sapere popolare, quello tramandato nei gesti quotidiani, e di farlo dialogare con le nuove generazioni attraverso un approccio educativo, partecipativo e inclusivo.
Giovani protagonisti: il gusto si insegna e si tramanda
Una delle grandi novità di questa edizione è il coinvolgimento diretto di ragazze e ragazzi tra i 12 e i 18 anni in un percorso formativo gratuito sull’educazione al gusto. Questi giovani, formati da esperti e maestri del settore agroalimentare, diventeranno guide sensoriali durante l’evento principale, accompagnando i visitatori attraverso laboratori del gusto, degustazioni e narrazioni dei prodotti del territorio. Un modo innovativo per renderli ambasciatori del sapere gastronomico locale, responsabilizzandoli e riconoscendone il ruolo attivo nella salvaguardia delle tradizioni.
Il momento culminante del festival è previsto per sabato 2 agosto, quando l’Agriturismo San Giuseppe e il Circolo Ippico, immersi nel paesaggio rurale ai piedi di Castel del Monte, si trasformeranno in un grande spazio conviviale. Il programma, ampiamente anticipato durante la presentazione, sarà ricco e articolato:
Degustazioni guidate, curate proprio dai giovani formati;
Laboratori pratici per famiglie e bambini, con focus sulle tecniche di conservazione tradizionale (come la salamoia, l’essiccazione, l’olio);
Show cooking con chef e produttori locali;
Talk e conversazioni con esperti, storici del cibo e custodi del sapere contadino;
Spazi musicali con concerti live e DJ set, per unire cultura e intrattenimento.
Il tutto in un’atmosfera partecipata, esperienziale e informale, dove il pubblico potrà toccare con mano la ricchezza di una cultura alimentare che è, prima di tutto, cultura del territorio.
Un progetto comunitario, aperto, vivo
“Assaprà 2025” non è solo un festival: è un processo comunitario. A dirlo con forza, oltre ai promotori, anche gli interventi degli amministratori e dei rappresentanti delle associazioni coinvolte. “Questo evento – ha dichiarato Vito Cannillo – è il frutto di un’alleanza tra generazioni, istituzioni, produttori, famiglie. Vogliamo che il cibo torni ad avere un valore culturale, sociale e affettivo”.