È ufficialmente partita la raccolta fondi per Komorebi 2025, la nona edizione dell’evento commemorativo in memoria di Francesco Ludovico Tedone, giovane vittima del tragico incidente ferroviario sulla tratta Andria-Corato del 12 luglio 2016. A distanza di nove anni da quella tragedia, l’evento – promosso dall’Associazione Francesco Ludovico Tedone – compie un passo simbolico e concreto verso la realizzazione del sogno di Francesco: costruire un ponte tra Italia e Giappone.
Per la prima volta, Komorebi attraverserà i confini italiani per approdare a Oita, città nipponica dove Francesco ha vissuto e studiato durante un anno di scambio culturale. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: unire due culture, due comunità, due mondi, nel nome della memoria e del dialogo.
Un viaggio tra due mondi: Corato e Oita unite da un “Punto di incontro”
Il percorso verso il Giappone partirà simbolicamente da Corato con una serie di eventi culturali e laboratori creativi, sotto il tema guida del “Punto di incontro”, a rappresentare l’intersezione tra tradizioni, linguaggi e sensibilità. Di seguito il programma:
20-21 giugno e 4-5 luglio – Incontri di arteterapia a scopo preventivo (Uliveto in via Matababbo/Bracco, Corato)
28 giugno – Serata di libera creazione artistica con pittura e argilla (Uliveto in via Matababbo/Bracco, Corato)
11 luglio – Evento commemorativo tra arte, sport, natura e osservazione astronomica (Uliveto in via Matababbo/Bracco, Corato)
1 novembre – Laboratorio artistico e murale presso la Tomei High School, scuola frequentata da Francesco ad Oita
3 novembre – Degustazione di olio EVO coratino e cucina pugliese (Horuto Hall Kitchen Stadio, Oita)
Una raccolta fondi per un sogno che attraversa gli oceani
Per rendere possibile questo ambizioso progetto, è stata lanciata una campagna di crowdfunding su GoFundMe, accessibile al link: https://gofund.me/ef20d2a5
I fondi raccolti serviranno a coprire le spese delle attività in Giappone, il lavoro di traduzione, documentazione e comunicazione per condividere il progetto anche a distanza, ma anche per rendere accessibili al pubblico i laboratori estivi che si terranno a Corato.
Un messaggio di speranza, memoria e bellezza