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sabato, 11  ottobre 2025



12:22:00
Il pianista Fabio Di Gennaro torna in Puglia per una trilogia di concerti
Questa sera il debutto al "Traetta" di Bitonto



Il pianista coratino Fabio Di Gennaro riporta in Puglia la sua idea di contemporaneità con un trittico di concerti dedicati in particolar modo ai musicisti del tacco d’Italia. Nella sua intensa attività tra Milano e Messina, che lo vede diviso nel duplice ruolo di pianista e docente di musica, l’artista torna nella sua terra con una serie di appuntamenti che intrecciano memoria, ricerca e futuro, nel segno della grande musica e del dialogo tra epoche diverse.

Diplomato al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari sotto la guida del maestro Pasquale Iannone e laureato in Filosofia, Di Gennaro è oggi docente presso il Liceo musicale di Messina. Parallelamente, porta avanti un percorso di perfezionamento al Conservatorio di Milano, dove sta completando il Master in Musica da Camera. Un doppio binario, quello di interprete e professore, che racconta la volontà di coniugare la pratica artistica con la trasmissione del sapere musicale alle nuove generazioni.

Questa sera al Traetta Festival di Bitonto, inaugurerà un autunno denso di impegni con un recital che celebra la musica contemporanea e le radici pugliesi. Nel programma, infatti, figurano compositori come Nicola Scardicchio, Luigi Capuano e Fabio Daloiso, accanto a pagine di Haydn, Liszt, Ravel e Albéniz. Un itinerario che unisce tradizione e sperimentazione, nel segno di una Puglia che sa parlare la lingua della modernità.

Il recital, suddiviso in due parti, si aprirà con la sezione «Visioni interiori/ Forme in dialogo» e la Sonata n. 47 in si minore Hob XVI:32 di Haydn, una delle pagine più espressive del compositore austriaco e tra i suoi grandi capolavori pianistici. A seguire il programma prevede il virtuosismo di Liszt con «Vallée d’Obermann» dagli «Anni di pellegrinaggio», il notturno «Dream» composto dal quarantunenne Luigi Capuano e tre dei «Six Encores» di Luciano Berio, vale a dire i «Sei bis» all’interno dei quali il padre dell’avanguardia italiana scrisse quattro pezzi dedicati alla tastiera legandoli ai quattro elementi naturali in altrettante miniature elaborate in un periodo compreso tra il 1965 e il 1990.

La seconda sezione, intitolata «Terra, danza, rito», si aprirà con l’inedito «Stabat mater dolorosa» di Daloiso e offrirà l’ascolto di un brano firmato da un altro compositore pugliese dei nostri giorni, Nicola Scardicchio, del quale Di Gennaro eseguirà le «Variazioni su Antidotum Tarantulae». Il concerto si chiuderà con le sonorità ispaniche di «Alborada del Gracioso» di Ravel e «Triana» di Albéniz.

Il viaggio musicale proseguirà il 1° novembre al Museo Castromediano di Lecce e si concluderà il 21 novembre al Conservatorio di Milano, dove Di Gennaro prenderà parte al Convegno Internazionale degli Studi su Luciano Berio, eseguendo i “6 Encores per pianoforte” nel centenario del grande compositore.
Con questa trilogia, Fabio Di Gennaro riafferma la sua dedizione alla musica contemporanea e il suo legame profondo con la Puglia. Perché, se è vero che nessuno è profeta in patria, quando il talento è autentico e cristallino, la propria terra trova sempre il modo di riconoscerlo.


Stefano Procacci



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