"Il successo delle nostre imprese è legato al lavoro di migliaia di dipendenti e operai", si legge
In occasione della festa dei lavoratori, il primo cittadino di Corato Corrado De Benedittis si è così espresso con un messaggio social:
"Alle lavoratrici e ai lavoratori della nostra città, vanno il saluto e la gratitudine dell'Amministrazione comunale, in questa importante giornata di festa, riflessione e lotta.
Com'è noto, Corato è tra le più importanti città produttive della Puglia occupando posizioni di primo piano nel settore dell'agroindustria, della meccanica e del commercio, oltre che nella produzione agricola.
Il successo delle nostre imprese è legato al lavoro di migliaia di dipendenti e operai, donne e uomini, che, quotidianamente, svolgono il proprio dovere, nelle rispettive realtà produttive.
La complessa congiuntura economica, tuttavia, concorre a rendere difficili le condizioni di lavoro di tanti e tante.
Il precariato rimane una piaga che affligge, in particolare, il mondo giovanile, all'origine, molto spesso, della fuga dal nostro Mezzogiorno.
Contestualmente, qualità soggettive e competenze non sono spesso riconosciute, a fronte di ore di lavoro effettivamente svolte, sovrabbondanti a quelle dichiarate in busta paga.
Centrale, pertanto, rimane il ruolo dei Sindacati, la cui unità è un valore imprescindibile, per garantire alle lavoratrici e ai lavoratori, forza contrattuale, rappresentanza e tutela di dignità e diritti.
La nuova politica americana dei dazi, imposta a livello globale, è destinata a colpire pesantemente anche le nostre aziende locali, grandi, medie e piccole, da sempre, esportatrici del Made in Italy, sinonimo di qualità e bellezza nel mondo.
Il rischio è che il contraccolpo dei dazi possa essere scaricato, principalmente, su lavoratori e consumatori, con ulteriore precarizzazione dei contratti, tagli a salari e sicurezza, aumento al dettaglio dei costi delle merci.
Fondamentale, sarà, quindi, una seria politica governativa di aiuti alle imprese, a partire da strumenti di supporto all'occupazione stabile e equamente retribuita.
Viviamo, d'altro canto, in un Paese, in cui è in atto una polarizzazione crescente, all'interno dello stesso mondo del lavoro, sia nel pubblico che nel privato, tra settori garantiti e sindacalmemente tutelati e settori deprivati delle più elementari tutele e forme di rappresentanza.
Diventa quanto mai urgente, che il mondo del lavoro torni ad avere un rinnovato spazio nel dibattito pubblico e nelle istituzioni locali, a fronte di decenni, in cui la prospettiva di operai e dipendenti, è stata del tutto ignorata e destrutturata, sul piano dell'esercizio di una soggettività sociale libera e determinante.
Viva il Primo Maggio!"