Attualita
domenica, 23 novembre 2025
13:02:00
Adisco porta in piazza la donazione del sangue cordonale con i ciclamini rossi
Il presidio in Piazza Cesare Battisti, per sensibilizzare la cittadinanza su una tematica spesso in ombra
Una mattinata dedicata all’informazione, alla testimonianza e alla sensibilizzazione. Oggi, in Piazza Cesare Battisti, il gruppo Adisco Corato ha celebrato la Giornata nazionale della donazione del sangue cordonale, con la vendita dei Ciclamini Rossi, simbolo del valore del sangue del cordone ombelicale.
A spiegare l’importanza di questa pratica è stata la presidente di Adisco Corato, la dottoressa Luisa Belsito, che davanti a cittadini, volontari e curiosi ha ribadito come la donazione del cordone ombelicale sia “un vero tesoro biologico che non possiamo permetterci di sprecare”.
La raccolta – ha ricordato – viene effettuata secondo un protocollo preciso, rivolto alle donne prossime al parto. “Il nostro compito è sensibilizzare le mamme a seguire un percorso che le porti a donare un cordone particolarmente ricco di cellularità”, ha spiegato. Tutte le sacche raccolte vengono inviate alla Banca del sangue cordonale di San Giovanni Rotondo, dove vengono analizzate e, se idonee, conservate ed immesse nel Registro internazionale: una risorsa che può essere richiesta anche dall’altra parte del mondo.
Il sangue cordonale non è utile solo nei trapianti per leucemie e linfomi. La dottoressa Belsito ha ricordato gli impieghi più moderni: gel piastrinico per le ulcere diabetiche, collirio per le ulcere corneali e l’occhio secco, trattamenti per l’epidermolisi bollosa, utilizzo nelle trasfusioni per i neonati pretermine. “I prematuri finora sono stati trasfusi con sangue adulto, che può causare stress ossidativo e complicanze come la retinopatia del prematuro. Con emazie cordonali possiamo evitarlo”, ha sottolineato.
Il sangue cordonale trova applicazioni anche in oncologia, immunologia e perfino in campo ginecologico, ad esempio nella cura dei lichen. “Parliamo di un patrimonio biologico che ha un valore enorme in tanti ambiti clinici”, ha aggiunto Belsito.
Accanto alle potenzialità, però, c’è anche una nota di preoccupazione: la carenza di personale medico rischia di ostacolare la raccolta. “Le risorse umane nelle Banche del cordone stanno diminuendo. Il pericolo è tornare indietro e cestinare questo tesoro solo perché manca il personale per raccoglierlo”, ha ammonito la presidente.
A Corato, Adisco conta circa 40 socie attive: “Siamo tante perché ci crediamo. E questo impegno ha portato la città a diventare, da cinque anni, il primo centro di raccolta dell’intera Puglia”.
Il ricavato dalla vendita dei Ciclamini Rossi, simbolo della giornata, aiuterà a sostenere le iniziative dell’associazione. Un’occasione, non solo celebrativa, ma utile a diffondere una cultura della donazione che, per molte famiglie, può fare davvero la differenza.
Stefano Procacci