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martedė, 22  luglio 2025



12:38:00
Il calcio coratino piange Pino Di Gennaro, per tutti “Passarella”
Si è spento a 49 anni dopo la lotta contro un male incurabile



Corato saluta con commozione una delle sue icone calcistiche: si è spento Pino Di Gennaro, per tutti semplicemente “Pinuccio Passarella”. Un soprannome nato dalla somiglianza con il celebre difensore argentino, che però nulla aveva a che vedere con il ruolo che interpretava sul campo: Di Gennaro era un attaccante vero, di quelli che fanno reparto da soli, sempre in agguato nell’area di rigore, pronto a colpire.
 
La sua carriera era cominciata nei vivai della Pro Corato, per poi proseguire con la maglia del Corato e nei tanti tornei amatoriali e dilettantistici che hanno scritto la storia del calcio locale. Pinuccio segnava ovunque, con quella sua capacità innata di trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto. Una “zampata”, un guizzo, una furbizia: bastava poco per spostare gli equilibri.
 
Tra gli aneddoti che lo raccontano, uno su tutti: un match giocato contro la squadra del suocero, all’epoca presidente dell’avversaria, in un torneo a sette. Un episodio che restituisce tutto il suo spirito: goliardico, ma profondamente competitivo. Con lui in campo, nessuna partita era banale.
 
A rendergli omaggio anche Roberto Conversano, storica voce del tifo neroverde, che lo ricorda così:
 
"Un bravissimo giocatore, ma soprattutto un uomo dal sorriso sempre presente. Anche quando l’ho incontrato negli ultimi anni, Pino era sempre lo stesso. Ricordo quando rientrava da una lunga squalifica e contro una delle squadre più forti per la promozione fece un gol in rovesciata: una scena che ho ancora davanti agli occhi. Quel male che lo ha colpito non lascia scampo, ma io non volevo crederci. Speravo sempre che potesse lottare e vincere anche questa battaglia."
 
"Un giorno mi chiamò, non so come trovò il mio numero: avevamo uno scontro diretto contro il Molfetta e io avevo un impegno familiare. Ma capì la mia passione, insistette e alla fine ci andai, accompagnato da mio padre vestito di tutto punto. Un episodio che dice tutto: Pinuccio non era solo un calciatore, era parte della nostra storia, della nostra tifoseria. Spero che le future società del Corato Calcio trovino il modo di ricordarlo come merita. Anche se, a dire il vero, non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo."
 
In tanti ricordano quella squadra tutta coratina dei primi anni Duemila, con Lotito in porta, Marco Faretra, Ettore Strippoli, Patrizio Gallo, poi i vari Gaetano Nesta e Rino Scaringella e i pochi "forestieri" come Buccheri e Naglieri, Santeramo, Ameruoso. Una squadra vera, fatta di cuore e appartenenza. Proprio come Pino.
 
Si è spento dopo una lunga malattia, affrontata con la stessa forza con cui lottava in campo. E anche se questa volta non ha vinto, il suo ricordo continuerà a vivere sui campi di Corato e nei racconti di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.

Le esequie saranno celebrate domani 23 c.m. alle ore 16:00 nella Parrocchia di Santa Maria Greca.
 
La camera ardente è allestita presso il centro funerario "Sala Ultima Accoglienza” di Lotito Michele in Via Savonarola, 25.
 
Buon viaggio, Pinuccio. 


Stefano Procacci



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