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domenica, 6  luglio 2025



09:24:00
Guardie per l'ambiente: "Necropoli di San Magno nel degrado"
La segnalazione nel comunicato stampa



L’Associazione Guardie per l’Ambiente segnala, ancora una volta e con forte preoccupazione, il grave stato di degrado e incuria in cui versa l’area archeologica e naturalistica denominata “Necropoli di San Magno”. La situazione rilevata evidenzia una chiara violazione delle normative vigenti in materia di prevenzione degli incendi boschivi, tutela della fauna selvatica e conservazione del patrimonio culturale.
 
Nonostante l’obbligo di attuazione, entro il 30 maggio 2025, delle misure preventive previste dalla normativa nazionale e regionale, l’area appare in stato di totale abbandono. La mancata manutenzione e gestione attiva del sito espone il territorio a seri rischi ambientali, compromettendo anche il valore storico e archeologico dell’intera zona. 
 
Tale condizione risulta in contrasto con quanto stabilito dal D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 – Codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché con le disposizioni del Piano Regionale Antincendio Boschivo (AIB) adottato ai sensi della Legge n. 353/2000. Entrambi gli strumenti normativi impongono obblighi stringenti di tutela, salvaguardia e intervento attivo sulle aree riconosciute di pubblico interesse. 
 
Nonostante i numerosi solleciti formali inviati nel tempo dalla nostra Associazione, il soggetto responsabile ha continuato a ignorare ogni richiamo, mantenendo un atteggiamento di totale disinteresse e mancato intervento. Anche lo scorso anno la situazione si è ripetuta esattamente nello stesso modo, senza alcun miglioramento quest’anno. 
 
Alla luce della gravità dei fatti, la documentazione sui fatti è stata trasmessa per conoscenza anche all’Autorità Giudiziaria, affinché valuti la sussistenza di eventuali profili di responsabilità legale per l’omesso rispetto degli obblighi normativi, con possibile danno arrecato a beni ambientali e culturali di rilevante valore pubblico. 
 
L’Associazione continuerà a monitorare la situazione e a segnalare ogni nuova criticità, chiedendo ancora una volta alle istituzioni di intervenire con urgenza per ristabilire la legalità e salvaguardare un patrimonio naturale e paesaggistico che è di tutti. 
 


Redazione










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