Una vittoria pesante, costruita con il sudore e difesa con l’anima. Il Corato espugna il “Di Liddo” di Bisceglie superando il Don Uva per 1-0 al termine di una partita intensa, nervosa e ricca di episodi. Decisivo il gol-capolavoro di Pirelli, ma a fare la differenza è stato lo spirito di sacrificio della squadra di mister Strippoli, capace di reggere un intero tempo in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Suriano.
La gara parte subito su ritmi alti e con un clima infuocato. Dopo appena quattro minuti capitan Troilo finisce sul taccuino dell’arbitro per un intervento duro a centrocampo. Passano due minuti e il match vive già un episodio chiave: su un traversone in area, lo stesso Troilo tocca nettamente con il braccio, ma il direttore di gara lascia correre tra le proteste dei giocatori neroverdi.
Il Corato, nonostante il torto subito, reagisce con personalità. All’8’ Volpe pennella un cross perfetto per Campitiello, che viene anticipato proprio al momento di calciare. Gli uomini di Strippoli giocano con convinzione, dominano il possesso e costruiscono occasioni in serie: all’11’ Frappampina sfiora il palo con una volée, poi al 17’ ancora lui, servito da Scardigno, non trova la freddezza giusta davanti al portiere.
Il Don Uva resta rintanato negli ultimi metri, lasciando al Corato l’iniziativa. Al 24’ Volpe tenta la conclusione da fuori, sfiorando l’incrocio. Il match resta teso e spigoloso: al 27’ giallo a Scardigno dopo un fallo tattico, poi tocca a Suriano finire tra gli ammoniti. Al 32’ la prima vera chance dei padroni di casa, con Terrone che conclude sull’esterno della rete.
Il Corato continua però a spingere e trova il meritato vantaggio al 35’: Pirelli riceve palla ai venti metri e lascia partire un destro fantastico che si infila all’incrocio dei pali. Una gemma che sblocca la partita e sembra incanalare la sfida sui binari giusti. Ma al 38’ la gara cambia volto: Suriano, già ammonito, viene espulso per un secondo giallo giudicato eccessivo, lasciando i neroverdi in dieci.
Nella ripresa Strippoli ridisegna la squadra con un solido 4-4-1: dentro Petrizzelli per Frappampina e sacrificio collettivo da parte di tutti. Dall’altra parte Carlucci lascia in panchina il nervosissimo Troilo e inserisce Bruno. I primi minuti scorrono senza grandi emozioni, con il Corato attento a non lasciare spazi e il Don Uva incapace di concretizzare la superiorità numerica.
Al 12’ entra Dargenio al posto di Scardigno, stremato da un primo tempo di corsa e contrasti. Poco dopo Petrignani prova due volte a impensierire Zinfollino, che risponde presente con sicurezza. Monumentale anche Dispoto, autore di una serie di chiusure perfette che strappano gli applausi dei compagni.
Il Corato arretra il baricentro ma non smette di lottare su ogni pallone. Al 26’ Campitiello, esausto, lascia il campo per Leonetti; poco dopo anche Zinfollino viene ammonito per perdita di tempo. Al 36’ Pirelli prova a chiudere i conti con un rasoterra velenoso, ma Troilo blocca a terra.
Nel finale è pura sofferenza. Al 39’ Franklin calcia a botta sicura, ma Zinfollino compie un autentico miracolo, volando a deviare di una mano il possibile gol del pareggio. Due minuti più tardi, su punizione di Camporeale, ancora il portiere neroverde è decisivo con un altro intervento prodigioso.
Il Don Uva chiude in avanti, ma il Corato regge con orgoglio e sfiora addirittura il raddoppio in contropiede al 49’, quando Bagnara, servito da Volpe, manda sul portiere il pallone del 2-0.
Dopo cinque minuti di recupero, arriva il triplice fischio: il Corato può esultare per tre punti di platino, conquistati su un campo difficile e in condizioni tutt’altro che favorevoli. Una vittoria che vale doppio, per il peso specifico in classifica e per la prova di maturità offerta da un gruppo compatto e mai domo, in vista del big match in casa contro la capolista e imbattuta Trani.