A nove anni dalla tragedia del 12 luglio 2016, la giustizia ha scritto un nuovo capitolo sul processo per lo scontro frontale tra due treni della Ferrotramviaria lungo il tratto a binario unico tra Andria e Corato. La Corte d’Appello di Bari ha infatti confermato le due condanne già inflitte in primo grado, pur riducendole di pochi mesi, e ribadito le 14 assoluzioni, tra cui quella della stessa società Ferrotramviaria.
Per il capostazione di Andria, Vito Piccarreta, la pena passa da sei anni e sei mesi a sei anni e tre mesi di reclusione. Ridotta anche la condanna a carico di Nicola Lorizzo, capotreno del convoglio partito da Andria e diretto verso Corato, che scende da sette anni a sei anni e nove mesi.
Il disastro ferroviario costò la vita a 23 persone e provocò 51 feriti, aprendo un doloroso dibattito sulla sicurezza ferroviaria e sulla gestione del traffico in tratti ancora a binario unico. La sentenza d’appello conferma dunque l’impianto della decisione di primo grado, lasciando sullo sfondo l’assoluzione per i dirigenti e per la società che gestiva la linea.