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11:13:00
Piazza Caduti di Via Fani si tinge di rosa: Una panchina dedicata alla prevenzione delle malattie oncologiche
Un simbolo di lotta e inclusione, per chi quotidianamente affronta questa dura battaglia



È stata inaugurata in Piazza dei Caduti di Via Fani, nella serata di ieri, la panchina rosa dedicata alla prevenzione delle malattie oncologiche. 

 

La serata, organizzata dal Centro per Anziani ERMES, insieme al gruppo di mutuo aiuto “Rinascere si può” e alle Pink Girl del “Race for the cure 2025”, è stata introdotta dai saluti di Paolo Torelli, operatore del Centro per Anziani che, nonostante abbia sottolineato le difficoltà che la maggior parte dei pazienti oncologici è costretta ad affrontare, ha precisato lo scopo centrale della serata e, nello specifico, della Giornata Nazionale del Malato Oncologico: la celebrazione della vita. 

 

Diversi sono stati gli interventi susseguitisi durante la serata. Dalle testimonianze di chi ha affrontato o continua ad affrontare questa malattia, alla presidentessa del Consiglio Comunale Valeria Mazzone, all’Assessore per le Politiche Sociali Felice Addario. Non sono mancati i saluti istituzionali del Sindaco De Benedittis che ha evidenziato l’importanza di questi piccoli momenti che concorrono alla riflessione comune. Gli interventi sono stati accompagnati o intervallati dalla violinista Giada Lupo. 

 

Nonostante il maltempo, la panchina è stata protagonista della serata e ha accolto attorno a sé molti volti, curiosi di comprenderne il vero significato: una panchina rosa, con la scritta “Amiamoci” e alcune farfalle con un’ala spezzata, per indicare le ferite inferte che, però, non sono in grado di abbattere.  

 

La serata si è conclusa con una commemorazione di tutti coloro che hanno combattuto questa malattia e non hanno vinto la battaglia, attraverso l’accensione di candele, distribuite a tutti i presenti. 

 

La panchina rosa, visibile a chiunque percorra la piazza, colora il quartiere insieme ad altre già presenti, simbolo anch’esse di lotta e inclusione. Si tratta di iniziative che concorrono a una sensibilità generale e permettono a chi molto spesso si sente sopraffatto da tante difficoltà, di sentirsi simbolicamente meno solo. 



Anna Lops



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